ARtGlass a San Gimignano

Indossando gli occhiali speciali ARtGlass che permettono di scoprire in maniera inedita l’opera d’arte, grazie alla fusione di reale e virtuale

Parte oggi, 20 maggio, da San Gimignano (Siena) un progetto sperimentale, in anteprima assoluta, che consente di attivare un’esperienza di “realtà aumentata” tramite tecnologia “indossabile” all’interno del percorso “Palazzo Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa”. Grazie a un peculiare mix di video-storytelling e animazioni tridimensionali, applicate a tre cicli di affreschi conservati nel Museo Civico di San Gimignano, sarà possibile compiere un viaggio virtuale nel Medioevo, navigando nei racconti dipinti da Lippo Memmi nella Sua Maestà, Azzo di Masetto, nel celebre ciclo cavalleresco e Memmo di Filippuccio, nelle scene dedicate agli inganni dell’amore della Camera del Podestà.

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Indossando gli ARtGlass, come un normale paio di occhiali, gli affreschi acquisiranno tridimensionalità e mostreranno particolari inediti, grazie al racconto di due guide speciali.
Sono, infatti, Marco Valenti, professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Siena e Dario Ceppatelli, archeologo, collaboratore del Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale dell’Università di Siena, a interpretare in costumi d’epoca e a far rivivere il pittore Lippo Memmi e l’armigero di palazzo. Grazie alla loro “presenza”, visibile da chi indosserà gli ARtGlass, il visitatore entrerà in una macchina del tempo in cui divertimento e rispetto per i contenuti scientifici permetteranno un’esperienza davvero inedita.

Il progetto ARtGlass a San Gimignano è stato realizzato da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita in collaborazione con ARtGlass, Capitale Cultura ed è a cura di Luigi Di Corato, Direttore Generale di Fondazione Musei Senesi, che dichiara: “La sperimentazione avviata oggi a San Gimignano è un vero e proprio cantiere che ci aiuta ad immaginare il museo del futuro, grazie anche un vero e proprio sistema di soluzioni digitali integrate, che valorizzano contenuti divulgativi e tecnologie complementari tra loro”.

“ La tecnologia rende ancora più efficace il rapporto tra visitatore e l’opera d’arte – afferma Albino Ruberti, presidente di Opera – Gruppo Civita – a tal punto che lo spettatore diventa interlocutore in un dialogo visibile. Il progetto è ambizioso e siamo consapevoli di poter offrire al grande pubblico questa esperienza di valorizzazione che si è resa possibile attraverso il lavoro di chi, come noi, fa dei beni culturali un impegno non solo professionale”.

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E per arricchire la visita ai Musei Civici di San Gimignano, dopo la app Museo SanGi già disponibile su App Store ora completamente aggiornata, è nata anche una audio-video guida articolata in due parti: una prima sezione dedicata al Palazzo Comunale ed una seconda dedicata agli ambienti del Museo Archeologico, della Spezieria di Santa Fina e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada.
Attraverso una navigazione crossmediale, consente di ascoltare tracce audio recitate da attori professionisti, di apprezzare video ad altissima risoluzione, scorrere gallerie di immagini, e, non ultimo, leggere testi approfonditi, che guidano il visitatore all’interno del patrimonio artistico custodito a San Gimignano, rivelando anche curiosità e aneddoti della sua storia. Tutti i contenuti sono disponibili in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) e visualizzabili sui tablet SAMSUNG Galaxy Tab 3, da 7″ distribuiti presso il bookshop del museo.

Mia Pizzi su abitare.it

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